Prendi un ritmo, taglialo a pezzetti e poi riassemblalo, mischialo con accenti sgembi e pause rumorosissime. Otterrai qualcosa di bello e inusuale, che pulsa e fa muovere la macchina dello spettacolo…ecco, se lo spettacolo è una nave allora la batteria è la sala macchine: caldo, sudore, fatica e rumore. Nascosto dietro piatti e tamburi comunque non si sta per niente male, la batteria è uno strumento molto fisico che ti avvolge e ti protegge, da trattare col dovuto rispetto anche perché un errore non può passare inosservato . In ogni caso vivo in simbiosi con l’altro mozzo del ritmo Gianni Giaramita che agita le 4 corde del basso, se dovessi finire naufrago su un’isola deserta un bassista è comunque il “venerdì” ideale. A parte questo che dire, oltre al ritmo mi prendo cura dei suoni insieme al caro Daniele Brandani, con Monica Vason combiniamo pasticci con sequencer, reti midi, virtual instruments e altre amenità oltre a sparare sciocchezze ad ogni piè sospinto. Cosa suono? Roland TD12, piatti Paiste, pedali Tama Iron Cobra power glide e DW5000 e monitoraggio in cuffia (sony mdr7506)… morivo dalla voglia di fare la lista dei giocattoli. In alto le bacchette !!!!!